Configurare il kernel Linux
Opzionale: Installare il firmware
Alcuni driver richiedono firmware addizionali da installare nel sistema affinché funzioni. Questo caso riguarda spesso le interfacce di rete, specialmente le interfacce di rete wireless. La maggior parte dei firmware si trovano su sys-kernel/linux-firmware:
root #
emerge --ask sys-kernel/linux-firmware
In addition to discrete graphics hardware and network interfaces, CPUs also can require firmware updates. Typically this kind of firmware is referred to as microcode. Newer revisions of microcode are sometimes necessary to patch instability, security concerns, or other bugs in CPU hardware.
Microcode updates for AMD CPUs are typically distributed with the aforementioned linux-firmware package. Microcode for Intel CPUs can be found in the sys-firmware/intel-microcode package, which will need to be installed separately. See the Microcode article for more information on how to apply microcode updates.
Kernel configuration and compilation
Adesso è ora di configurare e compilare i sorgenti del kernel. Ci sono due approcci per farlo:
- Il kernel sarà configurato e compilato manualmente.
- Un programma di nome genkernel sarà usato per compilare ed installare il kernel automaticamente.
La configurazione predefinita è quella manuale poiché è il modo migliore di ottimizzare l'ambiente di sistema.
Il nucleo su cui tutte le distribuzioni si basano è il kernel Linux, che fa da intermediario tra i programmi dell'utente ed il sistema fisico (hardware). Gentoo offre ai suoi utenti numerosi possibili sorgenti per il kernel. Una lista completa con descrizioni è disponibile alla pagina panoramica sui kernel.
Installare i sorgenti
Per sistemi basati su amd64 Gentoo raccomanda il pacchetto sys-kernel/gentoo-sources.
Scegliere un sorgente kernel appropriato ed installarlo usando emerge:
root #
emerge --ask sys-kernel/gentoo-sources
Questo comando installerà i sorgenti del kernel Linux in /usr/src/ in cui un collegamento simbolico chiamato linux punterà ai sorgenti appena installati:
It is conventional for a /usr/src/linux symlink to be maintained, such that it refers to whichever sources correspond with the currently running kernel. However, this symbolic link will not be created by default. An easy way to create the symbolic link is to utilize eselect's kernel module.
For further information regarding the purpose of the symlink, and how to manage it, please refer to Kernel/Upgrade.
First, list all installed kernels:
root #
eselect kernel list
Available kernel symlink targets: [1] linux-5.15.52-gentoo
In order to create a symbolic link called linux, use:
root #
eselect kernel set 1
root #
ls -l /usr/src/linux
lrwxrwxrwx 1 root root 12 Oct 13 11:04 /usr/src/linux -> linux-5.15.52-gentoo
Predefinito: Configurazione manuale
Introduzione
Configurare manualmente un kernel è spesso considerata la procedura più difficile che un utente Linux debba compiere. Niente di più falso - dopo aver configurato un paio di kernel nessuno nemmeno ricorda che fosse difficile ;)
Comunque, una cosa è vera: è di vitale importanza conoscere il sistema quando si configura il kernel manualmente. La maggior parte delle informazioni si possono raccogliere installando sys-apps/pciutils che contiene il comando lspci:
root #
emerge --ask sys-apps/pciutils
Dentro la chroot (radice cambiata), si possono ignorare con sicurezza gli avvisi pcilib (come pcilib: cannot open /sys/bus/pci/devices) che lspci potrebbere tirar fuori.
Un'altra fonte di informazioni è lsmod per vedere quali moduli del kernel il CD di installazione usa, poiché ciò potrebbe dare buone idee su cosa abilitare.
Adesso bisogna spostarsi nella directory del sorgente del kernel ed eseguire make menuconfig. Questo farà apparire il menù di configurazione.
root #
cd /usr/src/linux
root #
make menuconfig
La configurazione del kernel Linux ha molte, molte sezioni. Per prima cosa saranno elencate le opzioni che devono essere attivate (altrimenti Gentoo non funzionerà, o non funzionerà correttamente senza modifiche aggiuntive). Esiste anche una guida alla configurazione del kernel Gentoo nel wiki di Gentoo che potrebbe aiutare ulteriormente.
Abilitare le opzioni richieste
When using sys-kernel/gentoo-sources, it is strongly recommend the Gentoo-specific configuration options be enabled. These ensure that a minimum of kernel features required for proper functioning is available:
Gentoo Linux ---> Generic Driver Options ---> [*] Gentoo Linux support [*] Linux dynamic and persistent device naming (userspace devfs) support [*] Select options required by Portage features Support for init systems, system and service managers ---> [*] OpenRC, runit and other script based systems and managers [*] systemd
Naturally the choice in the last two lines depends on the selected init system (OpenRC vs. systemd). It does not hurt to have support for both init systems enabled.
When using sys-kernel/vanilla-sources, the additional selections for init systems will be unavailable. Enabling support is possible, but goes beyond the scope of the handbook.
Assicurarsi che ogni driver vitale per l'avvio del sistema (come un controller SCSI, ecc.) sia compilato nel kernel e non come modulo, altrimenti il sistema non sarà in grado di avviarsi completamente.
Proseguire selezionando l'esatto tipo di processore. È anche raccomandato abilitare le funzionalità MCE (se disponibili) così che gli utenti possano ricevere notifiche su eventuali problemi hardware. Su alcune architetture (come x86_64), questi errori non sono scritti su dmesg, ma su /dev/mcelog. Ciò richiede il pacchetto app-admin/mcelog.
Selezionare anche Maintain a devtmpfs file system to mount at /dev (Mantenere un file system devtmpfs da montare su /dev) così che i file dei dispositivi critici siano già presenti durante il processo di avvio (CONFIG_DEVTMPFS e CONFIG_DEVTMPFS_MOUNT):
Device Drivers ---> Generic Driver Options ---> [*] Maintain a devtmpfs filesystem to mount at /dev [ ] Automount devtmpfs at /dev, after the kernel mounted the rootfs
Verificare che il supporto dischi SCSI sia stato attivato (CONFIG_BLK_DEV_SD):
Device Drivers ---> SCSI device support ---> <*> SCSI disk support
Adesso andare su File Systems e selezionare il supporto ai file system desiderati. Non si compili il file system usato per la radice (root) come modulo, altrimenti Gentoo non sarà in grado di montare questa partizione. Selezionare anche Virtual memory e /proc file system. Selezionare una o più delle seguenti opzioni come richiesto dal sistema (CONFIG_EXT2_FS, CONFIG_EXT3_FS, CONFIG_EXT4_FS, CONFIG_MSDOS_FS, CONFIG_VFAT_FS, CONFIG_PROC_FS, e CONFIG_TMPFS):
File systems ---> <*> Second extended fs support <*> The Extended 3 (ext3) filesystem <*> The Extended 4 (ext4) filesystem <*> Reiserfs support <*> JFS filesystem support <*> XFS filesystem support <*> Btrfs filesystem support DOS/FAT/NT Filesystems ---> <*> MSDOS fs support <*> VFAT (Windows-95) fs support Pseudo Filesystems ---> [*] /proc file system support [*] Tmpfs virtual memory file system support (former shm fs)
Se PPPoE è usato per connettersi ad Internet, o un modem dial-up, allora abilitare le seguenti opzioni (CONFIG_PPP, CONFIG_PPP_ASYNC, e CONFIG_PPP_SYNC_TTY):
Device Drivers ---> Network device support ---> <*> PPP (point-to-point protocol) support <*> PPP support for async serial ports <*> PPP support for sync tty ports
Le due opzioni di compressione non causaranno danni, ma non sono assolutamente necessarie, né lo è l'opzione PPP attraverso Ethernet, che potrebbe essere utilizzata solo da ppp quando configurata per eseguire PPPoE in modalità kernel.
Non si dimentichi di includere il supporto nel kernel per le schede di rete (Ethernet o wireless).
La maggior parte dei sistemi dispone di più core, quindi è importante attivare Symmetric multi-processing support (CONFIG_SMP):
Processor type and features ---> [*] Symmetric multi-processing support
Nei sistemi multi-core, ogni core conta come un processore.
Se verranno utilizzati dispositivi di input USB (come tastiera o mouse) o altri dispositivi USB, non si dimentichi di abilitare anche quelli (CONFIG_HID_GENERIC e CONFIG_USB_HID, CONFIG_USB_SUPPORT, CONFIG_USB_XHCI_HCD, CONFIG_USB_EHCI_HCD, CONFIG_USB_OHCI_HCD):
Device Drivers ---> HID support ---> -*- HID bus support <*> Generic HID driver [*] Battery level reporting for HID devices USB HID support ---> <*> USB HID transport layer [*] USB support ---> <*> xHCI HCD (USB 3.0) support <*> EHCI HCD (USB 2.0) support <*> OHCI HCD (USB 1.1) support
Configurazioni del kernel specifiche per architettura
Assicurarsi di selezionare Emulazione IA32 se i programmi a 32 bit devono essere supportati (CONFIG_IA32_EMULATION). Gentoo intallerà un sistema multilib (sistema misto a 32 e 64 bit) per impostazione predefinita. Quindi, a meno che un profilo no-multilib sia stato scelto, questa opzione è richiesta.
Processor type and features ---> [ ] Machine Check / overheating reporting [ ] Intel MCE Features [ ] AMD MCE Features Processor family (AMD-Opteron/Athlon64) ---> ( ) Opteron/Athlon64/Hammer/K8 ( ) Intel P4 / older Netburst based Xeon ( ) Core 2/newer Xeon ( ) Intel Atom ( ) Generic-x86-64 Executable file formats / Emulations ---> [*] IA32 Emulation
Abilitare il supporto alle tabelle di partizione GPT se ciò era stato precedentemente usato per partizionare il disco (CONFIG_PARTITION_ADVANCED e CONFIG_EFI_PARTITION):
-*- Enable the block layer ---> Partition Types ---> [*] Advanced partition selection [*] EFI GUID Partition support
Abilitare il supporto ad EFI stub ed alle variabili EFI nel kernel Linux se UEFI viene usato per avviare il sistema (CONFIG_EFI, CONFIG_EFI_STUB, CONFIG_EFI_MIXED, e CONFIG_EFI_VARS):
Processor type and features ---> [*] EFI runtime service support [*] EFI stub support [*] EFI mixed-mode support Firmware Drivers ---> EFI (Extensible Firmware Interface) Support ---> <*> EFI Variable Support via sysfs
Compilare e installare
Ora che la configurazione è completata, è il momento di compilare e installare il kernel. Uscire dalla configurazione ed avviare il processo di compilazione:
root #
make && make modules_install
È possibile abilitare la compilazione parallela usando make -jX, dove
X
è un numero intero pari alle attività parallele che il processo di compilazione è abilitato a far girare. Le istruzioni sono similie a quelle usate precedentemente per /etc/portage/make.conf, con la variabile MAKEOPTS.Quando il kernel ha terminato la compilazione, copiare l'immagine del kernel dentro /boot/. L'operazione viene gestita dal comando make install:
root #
make install
Questo comando copierà l'immagine del kernel dentro /boot/ insieme al file System.map ed al file di configurazione del kernel.
Opzionale: Creare un'immagine initramfs
In alcuni casi è necessario costruire un initramfs - un file system iniziale basato sulla RAM. Il motivo più frequente per esso è quando posizioni di importanti file system (come /usr/ o /var/) sono su partizioni separate. Con un initramfs, queste partizioni possono essere montate usando gli strumenti disponibili all'interno di initramfs.
Senza un initramfs, c'è un alto rischio che il sistema non si avvii correttamente, in quanto gli strumenti che sono responsabili del montaggio dei file system hanno bisogno di informazioni che risiedono sui file system stessi. Un initramfs caricherà i file necessari in un archivio che sarà usato subito appena il kernel si avvia, ma prima che il controllo passi allo strumento di init. Gli script sull'initramfs faranno sì che le partizioni siano montate correttamente prima che il sistema prosegua il suo avvio.
If using genkernel, it should be used for both building the kernel and the initramfs. When using genkernel only for generating an initramfs, it is crucial to pass
--kernel-config=/path/to/kernel.config
to genkernel or the generated initramfs may not work with a manually built kernel. Note that manually built kernels go beyond the scope of support for the handbook. See the kernel configuration article for more information.Per installare un'immagine initramfs, installare prima sys-kernel/genkernel, poi fargli generare un'immagine initramfs:
root #
emerge --ask sys-kernel/genkernel
root #
genkernel --install initramfs
L'initramfs verrà conservato dentro /boot/. Il file risultante può essere trovato elencando semplicemente i file che iniziano con initramfs:
root #
ls /boot/initramfs*
Adesso si continui con i Moduli del kernel.
Alternativa: Usare genkernel
Se la configurazione manuale risulta troppo difficoltosa, allora è raccomandato usare genkernel. Esso configurerà e costruirà il kernel in modo automatico.
genkernel configura un kernel in modo pressoché identico al kernel configurato per il CD di installazione. Ciò significa che quando viene usato genkernel per costruire il kernel, il sistema generalmente rileverà tutto l'hardware durante l'avvio, proprio come fa il CD di installazione. Poiché genkernel non richiede alcuna configurazione manuale del kernel, risulta una soluzione ideale per gli utenti che non si sentono sicuri di compilare da sé il proprio kernel.
Vediamo ora come usare genkernel. Prima di tutto, installare sys-kernel/genkernel:
root #
emerge --ask sys-kernel/genkernel
Poi, modificare il file /etc/fstab in modo tale che la linea, contenente /boot/ nel secondo campo, nel primo campo punti al dispositivo corretto. Se si segue l'esempio di partizionamento del manuale, allora questo dispositivo sarà probabilmente /dev/sda1 con un filesystem ext2. Ciò significa che l'inserimento nel file dovrebbe essere simile a quanto segue:
root #
nano -w /etc/fstab
/etc/fstab
Configurazione del punto di montaggio di /boot/dev/sda1 /boot ext2 defaults 0 2
Più avanti nell'installazione di Gentoo, /etc/fstab verrà nuovamente configurato. L'impostazione di /boot è necessaria ora poiché l'applicazione genkernel legge ora in questa configurazione.
Ora, compilare i sorgenti del kernel eseguendo genkernel all. Attenzione, genkernel compila un kernel che supporta quasi tutto l'hardware possibile, questa compilazione richiederà molto tempo prima di arrivare alla fine!
Se la partizione di boot non usa ext2 o ext3 come filesystem potrebbe essere necessario configurare manualmente il kernel usando genkernel --menuconfig all e aggiungere il supporto a questo tipo particolare di filesystem nel kernel (ovvero, non come modulo). Gli utenti di LVM2 dovranno probabilmente aggiungere anche
--lvm
come argomento.root #
genkernel all
Quando genkernel conclude, vengono creati un kernel, un insieme completo di moduli e un disco RAM iniziale (initramfs). Useremo il kernel e l'initrd per configurare un boot loader più avanti in questo documento. Annotarsi i nomi del kernel e dell'initrd, in quanto queste informazioni verranno usate quando verrà modificato il file di configurazione del boot loader. L'initrd verrà avviato immediatamente dopo che il processo di avvio avrà effettuato l'autorilevamento dell'hardware (proprio come fa il CD di installazione) prima che il sistema "reale" si avvii.
root #
ls /boot/kernel* /boot/initramfs*
Alternative: Using distribution kernels
Distribution Kernels are ebuilds that cover the complete process of unpacking, configuring, compiling, and installing the kernel. The primary advantage of this method is that the kernels are upgraded to new versions as part of @world upgrade without a need for manual action. Distribution kernels default to a configuration supporting the majority of hardware but they can be customized via /etc/portage/savedconfig.
There are other methods available to customize the kernel config such as config snippets.
Installing correct installkernel
Before using the distribution kernels, please verify that the correct installkernel package for the system is installed. When using systemd-boot (formerly gummiboot), install:
root #
emerge --ask sys-kernel/installkernel-systemd-boot
When using a traditional /boot layout (e.g. GRUB, LILO, etc.), the gentoo variant should be installed by default. If in doubt:
root #
emerge --ask sys-kernel/installkernel-gentoo
Installing a distribution kernel
To build a kernel with Gentoo patches from source, type:
root #
emerge --ask sys-kernel/gentoo-kernel
System administrators who want to avoid compiling the kernel sources locally can instead use precompiled kernel images:
root #
emerge --ask sys-kernel/gentoo-kernel-bin
Upgrading and cleaning up
Once the kernel is installed, the package manager will automatically upgrade it to newer versions. The previous versions will be kept until the package manager is requested to clean up stale packages. Please remember to periodically run:
root #
emerge --depclean
to save space. Alternatively, to specifically clean up old kernel versions:
root #
emerge --prune sys-kernel/gentoo-kernel sys-kernel/gentoo-kernel-bin
Post-install/upgrade tasks
Distribution kernels are now capable of rebuilding kernel modules installed by other packages. linux-mod.eclass
provides USE=dist-kernel
which controls a subslot dependency on virtual/dist-kernel.
Enabling this on packages like sys-fs/zfs and sys-fs/zfs-kmod allows them to automatically be rebuilt against the new kernel and re-generate the initramfs if applicable accordingly!
Manually rebuilding the initramfs
If required, manually trigger such rebuilds by, after a kernel upgrade, executing:
root #
emerge --ask @module-rebuild
If any of these modules (e.g. ZFS) are needed at early boot, rebuild the initramfs afterward:
root #
emerge --config sys-kernel/gentoo-kernel
root #
emerge --config sys-kernel/gentoo-kernel-bin
Moduli del kernel
Configurazione dei moduli
Hardware modules are optional to be listed manually. udev will normally load all hardware modules that are detected to be connected in most cases. However, it is not harmful for automatically detected modules to be listed. Sometimes exotic hardware requires help to load their drivers.
Elencare i moduli, che serve caricare automaticamente, su /etc/conf.d/modules. Anche le opzioni extra possono essere aggiunte ai moduli se necessario.
Per visualizzare tutti i moduli disponibili, eseguire il seguente comando find. Non dimenticarsi di sostituire "<versione del kernel>" con la versione del kernel appena compilata:
root #
find /lib/modules/<versione del kernel>/ -type f -iname '*.o' -or -iname '*.ko' | less
Per esempio, per caricare automaticamente il modulo 3c59x.ko (che è il driver per una famiglia specifica di schede di rete 3Com), modificare il file /etc/conf.d/modules ed inserirvi il nome del modulo.
root #
nano -w /etc/conf.d/modules
modules="3c59x"
/etc/modules-load.d/network.conf
Force loading 3c59x module3c59x
Continuare l'installazione con la Configurazione del sistema.