Handbook:PPC64/Installation/Disks/it

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Dispositivi a blocchi

Approfondiamo ora gli aspetti relativi ai dischi di Gentoo Linux e Linux in generale, compresi i filesystem, le partizioni e i dispositivi a blocchi di Linux. Appena tutto sarà chiaro in merito ai filesystem, allora partizioni e filesystem potranno essere scelti per installare Gentoo Linux.

Per iniziare, diamo un'occhiata ai dispositivi a blocchi. Quello più noto è solitamente il primo disco in un sistema Linux, ovvero /dev/sda. I dischi SCSI e Serial ATA sono entrambi chiamati /dev/sd*; persino i dispositivi IDE sono etichettati /dev/sd* quando si usa il framework libata nel kernel. Invece, con il framework (libreria di codici) dei vecchi dispositivi, il primo disco IDE è /dev/hda.

The following table will help readers determine where to find a certain type of block device on the system:

Type of device Default device handle Editorial notes and considerations
IDE, SATA, SAS, SCSI, or USB flash /dev/sda Found on hardware from roughly 2007 until the present, this device handle is perhaps the most commonly used in Linux. These types of devices can be connected via the SATA bus, SCSI, USB bus as block storage. As example, the first partition on the first SATA device is called /dev/sda1.
NVM Express (NVMe) /dev/nvme0n1 The latest in solid state technology, NVMe drives are connected to the PCI Express bus and have the fastest transfer block speeds on the market. Systems from around 2014 and newer may have support for NVMe hardware. The first partition on the first NVMe device is called /dev/nvme0n1p1.
MMC, eMMC, and SD /dev/mmcblk0 embedded MMC devices, SD cards, and other types of memory cards can be useful for data storage. That said, many systems may not permit booting from these types of devices. It is suggested to not use these devices for active Linux installations; rather consider using them to transfer files, which is their typical design intention. Alternatively this storage type could be useful for short-term file backups or snapshots.

I dispositivi a blocchi di cui sopra rappresentano un'interfaccia astratta del disco. I programmi dell'utente possono usare questi dispositivi a blocchi per interagire col disco senza doversi preoccupare del fatto che i dischi siano IDE, SCSI o altro. Il programma può semplicemente indirizzare lo spazio sul disco come un insieme di blocchi da 512 byte contigui e accessibili in modo casuale.

Handbook:PPC64/Blocks/Disks/it

Creazione dei file system

Attenzione
When using SSD or NVMe drive, it is wise to check for firmware upgrades. Some Intel SSDs in particular (600p and 6000p) require a firmware upgrade for possible data corruption induced by XFS I/O usage patterns. The problem is at the firmware level and not any fault of the XFS filesystem. The smartctl utility can help check the device model and firmware version.

Introduzione

Una volta create le partizioni, è ora di inserirci un filesystem. Nella sezione successiva vengono descritti i file system supportati da Linux. I lettori che sanno già quale filesystem usare possono continuare con la sezione Applicare un filesystem ad una partizione. Gli altri lettori dovrebbero continuare a leggere per comprendere meglio i filesystem disponibili...

Filesystem

Sono disponibili numerosi filesystem. Alcuni di essi sono ritenuti stabili sull'architettura ppc64 - è consigliabile informarsi sui filesystem e sul loro supporto, prima di selezionarne uno più sperimentale da usare su partizioni importanti.

btrfs
È un filesystem di nuova generazione che fornisce molte caratteristiche avanzate, come la possibilità di creare istantanee, l'auto-riparazione tramite checksum, la compressione trasparente, i sottovolumi e il RAID integrato. Alcune distribuzioni hanno iniziato ad offrirlo come opzione standard, ma non è pronto per la produzione. Sono frequenti i rapporti di corruzione del filesystem. I suoi sviluppatori spingono la gente ad utilizzare la versione più recente del kernel, perché quelle più vecchie è noto che causino problemi. Così è stato per anni ed è troppo presto per dire se le cose sono cambiate. Le correzioni dei problemi di corruzione raramente vengono trasferite sui kernel più vecchi. Si proceda con cautela quando si utilizza questo filesystem!
ext2
È l'effettivo e collaudato filesystem di Linux, ma non ha il journaling dei metadati, il ché significa che i controlli di routine del filesystem ext2 effettuati all'avvio possono richiedere molto tempo. Ormai esiste una scelta piuttosto ampia di filesystem con journaling, la cui consistenza può essere controllata molto velocemente e sono infatti generalmente preferiti rispetto alle controparti senza journaling. I filesystem con journaling prevengono lunghi ritardi qualora il sistema si avvii con il filesystem in uno stato inconsistente (errori di coerenza).
ext3
È la versione con journaling del filesystem ext2, che fornisce il journaling dei metadati per un ripristino veloce in aggiunta ad altre modalità migliorate di journaling come quello a dati completi e a dati ordinati. Usa un indice HTree che permette alte prestazioni in quasi tutte le situazioni. In breve, ext3 è un filesystem molto buono e affidabile.
ext4
Inizialmente creato come un derivato di ext3, ext4 porta nuove caratteristiche, miglioramenti delle prestazioni e rimozione dei limiti delle dimensioni con lievi modifiche al formato su disco. Può ospitare volumi fino a 1 EB e con una dimensione massima dei file di 16 TB. Invece della classica allocazione a blocchi bitmap di ext2-3, ext4 utilizza le estensioni, che migliorano le prestazioni con file grandi e riducono la frammentazione. Ext4 fornisce anche algoritmi di allocazione dei blocchi più sofisticati (allocazione ritardata e multiblocco) dando ai driver del filesystem più modi per ottimizzare la distribuzione dei dati su disco. Ext4 è il filesystem raccomandato per tutti gli utilizzi e per tutte le piattaforme.
f2fs
Il Flash-Friendly File System fu originariamente creato da Samsung per essere usato con la memoria flash NAND. Nel secondo quadrimestre del 2016, questo filesystem era considerato ancora immaturo, ma è una scelta decente quando si installa Gentoo su microSD, dischi USB, o altri dispositivi di memoria basati su flash.
JFS
È il filesystem ad alte prestazioni di IBM. JFS è un filesystem leggero, veloce e affidabile basato su B+tree con buone prestazioni in varie condizioni.
ReiserFS
È un filesystem con journaling basato su B+tree che ha delle buone prestazioni complessive, specialmente quando si ha a che fare con molti piccoli file al costo di più cicli di CPU. ReiserFS sembra essere meno mantenuto rispetto ad altri filesystem.
XFS
È un filesystem con journaling dei metadati che fornisce un robusto insieme di caratteristiche ed è ottimizzato per la scalabilità. XFS sembra essere meno indulgente in caso di vari problemi hardware.
vfat
Anche conosciuto come FAT32, è supportato da Linux ma non supporta alcuna configurazione dei permessi. È principalmente usato per interoperabilità con altri sistemi operativi (principalmente Microsoft Windows) ma è anche una necessità per alcuni firmware di sistema (come UEFI).
NTFS
Il filesystem "New Technology" è quello principale su Microsoft Windows. Analogamente a vfat, non memorizza le impostazioni dei permessi o gli attributi estesi necessari ai sistemi BSD o Linux affinché funzionino correttamente, di conseguenza non può essere usato come filesystem radice (root). Dovrebbe essere usato solamente per l'interoperabilità con i sistemi Microsoft Windows (si noti l'enfasi su solamente).

More extensive information on filesystems can be found in the community maintained Filesystem article.

Applicare un filesystem ad una partizione

Nota
Please make sure to emerge the relevant user space utilities package for the chosen filesystem before rebooting. There will be a reminder to do so near the end of the installation process.

Per creare un filesystem su una partizione o su un volume, ci sono strumenti avviabili dallo spazio utente per ogni possibile filesystem. Cliccare sul nome del filesystem nella tabella sottostante per informazioni aggiuntive su ciascun filesystem:

Filesystem Comando di creazione Sul CD minimale? Pacchetto
btrfs mkfs.btrfs sys-fs/btrfs-progs
ext2 mkfs.ext2 sys-fs/e2fsprogs
ext3 mkfs.ext3 sys-fs/e2fsprogs
ext4 mkfs.ext4 sys-fs/e2fsprogs
f2fs mkfs.f2fs sys-fs/f2fs-tools
jfs mkfs.jfs sys-fs/jfsutils
reiserfs mkfs.reiserfs sys-fs/reiserfsprogs
xfs mkfs.xfs sys-fs/xfsprogs
vfat mkfs.vfat sys-fs/dosfstools
NTFS mkfs.ntfs sys-fs/ntfs3g
Importante
The handbook recommends new partitions as part of the installation process, but it is important to note running any mkfs command will erase any data contained within the partition. When necessary, ensure any data that exists within is appropriately backed up before creating a few filesystem.

Per esempio, per avere la partizione boot (/dev/sda1) in ext2 e la partizione root (/dev/sda3) in ext4 come nello schema delle partizioni d'esempio, si devono usare i seguenti comandi:

root #mkfs.ext4 /dev/sda3

EFI system partition filesystem

The EFI system partition (/dev/sda1) must be formatted as FAT32:

root #mkfs.ext2 /dev/sda1

Legacy BIOS boot partition filesystem

Systems booting via legacy BIOS with a MBR/DOS disklabel can use any filesystem format supported by the bootloader.

For example, to format with XFS:

root #mkfs.xfs /dev/sda1

Small ext4 partitions

Quando si usa ext2, ext3 o ext4 su una piccola partizione (minore di 8GB), allora il filesystem deve essere creato con le opzioni appropriate per riservare abbastanza inode. L'applicazione mke2fs mkfs.ext2 usa l'impostazione "bytes-per-inode" per calcolare quanti inode dovrebbe avere un filesystem. Su partizioni più piccole, è consigliato aumentare il numero di inode calcolati.

root #mkfs.ext2 -T small /dev/<dispositivo>

Questa scelta generalmente quadruplica il numero di inode per un certo filesystem poiché i suoi "bytes-per-inode" anziché uno ogni 16kB diventano uno ogni 4kB. Ciò può essere ulteriormente modificato specificando la proporzione:

Attivazione della partizione di swap

mkswap è il comando che viene usato per inizializzare la partizione di swap:

root #mkswap /dev/sda2

Per attivare la partizione di swap, usare swapon:

root #swapon /dev/sda2

This 'activation' step is only necessary because the swap partition is newly created within the live environment. Once the system has been rebooted, as long as the swap partition is properly defined within fstab or other mount mechanism, swap space will activate automatically.

Montaggio della partizione di root

Nota
Installations which were previously started, but did not finish the installation process can resume the installation from this point in the handbook. Use this link as the permalink: Resumed installations start here.

Certain live environments may be missing the suggested mount point for Gentoo's root partition (/mnt/gentoo), or mount points for additional partitions created in the partitioning section:

root #mkdir --parents /mnt/gentoo

For EFI installs only, the ESP should be mounted under the root partition location:

root #mkdir --parents /mnt/gentoo

Continue creating additional mount points necessary for any additional (custom) partition(s) created during previous steps by using the mkdir command.

Ora che le partizioni sono inizializzate ed ospitano un filesystem, è tempo di montare quelle partizioni. Usare il comando mount, ma non dimenticarsi di creare le directory (cartelle) di montaggio necessarie su cui montare ogni partizione creata. Nell'esempio è riportato come montare la partizione di root:

Mount the root partition:

root #mount /dev/sda3 /mnt/gentoo

Continue mounting additional (custom) partitions as necessary using the mount command.

Nota
Se è necessario che /tmp/ risieda su una partizione separata, assicurarsi di cambiare i suoi permessi dopo averla montata:
root #chmod 1777 /mnt/gentoo/tmp
Ciò è valido anche per /var/tmp.

Più avanti nel manuale, il filesystem proc (un'interfaccia virtuale fornita dal kernel) ed altri pseudo-filesystem del kernel verranno montati. Però prima è necessario Installare i file di installazione di Gentoo.